ATMOSFERE VISSUTE ?
Senza pensarci troppo indossai il mio vecchio cappotto, presi con me il necessario per l'estrema unzione e lo seguii.
Alla porta ci aspettava una carrozza con due cavalli neri.
Attraversammo un sentiero oscuro e nel tragitto mi sentii percorrere da un brivido.
Arrivati ad una villa signorile notai che regnava una grande agitazione: torce in mano correvano in ogni senso e da un piano all'altro si vedevano luci scendere e salire. Un maggiordomo mi venne incontro.
Mi prese delicatamente per un braccio e mi accompagnò di fretta nella camera della sua signora.
"Speriamo che non sia troppo tardi, signor parroco!"
Appena entrato nella elegante camera riconobbi, coricata sul letto e coperta da pregiate lenzuola di seta, la donna di quel lontano giorno.
Era passato tanto tempo ma il viso era ancora di rara bellezza, segnato ora dagli anni e dalla malattia.
Accanto al letto c'era un inginocchiatoio; una candela guizzante proiettava per tutta la camera una luce debole e incerta, facendo sfavillare qua e là nell'ombra lo spigolo sporgente del comodino.
"Buongiorno Padre, la ringrazio infinitamente di essere venuto, la sua presenza mi fa già sentire un pochino meglio...gradisce un caffè?"
Lo accettai di buon grado, e in attesa che il maggiordomo lo preparasse, appoggiai l'olio santo e il crocifisso sull'inginocchiatoio.
Mi accomodai su una seggiola al fianco del letto, e evitando di guardarla, imbastii una banale conversazione, quando rientrò il maggiordomo..........