12° episodio - rizzuti.it

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A NATALE FRIJRI I GUAJUNI


Con le valigie in spalla salirono fino al terzo piano, Saverio aprì la porta e sul tavolo trovò due foglietti: Josephine comunicava che era partita per Parigi e sarebbe ritornata il 5 di Ottobre. Un biglietto di Gabriele invece conteneva la scritta "ritorno lunedì", ripetuta anche in francese e in inglese. Era un suo vezzo, quello di costringere Saverio a tradurre ciò che scriveva e diceva, esortandolo: "Devi imparare le lingue!"
Pasquale era stanco, aveva fatto le scale dei tre piani con queste due grosse valigie ed aveva il fiatone. Appena entrati in casa domandò a Saverio “Dove li metto?”, e l'amico, sorridendo, gli indicò il letto di Gabriele.
Pasquale incominciò ad aprire una valigia e da lì prese un fagotto che appoggiò sul tavolo, poi disse a Saverio: “Ho fame, vieni qui che mangiamo qualcosa”. Aprirono il fagotto, con formaggi di tutti i tipi, salumi, il pane fatto in casa e una focaccia dolce. Mangiarono con appetito e si ristorarono con un caffè fatto da Saverio.
Di seguito si adagiarono, ancora vestiti sui letti per fare un riposino, ma dormirono profondamente, fino al mattino seguente. Si svegliarono presto e uno alla volta si recarono nel cortile interno, dove erano presenti gli unici servizi igienici, infine consumarono la colazione.

Era domenica e Saverio, doveva andare a trovare, l’amico Mastro Giovanni, per consegnargli un pacchetto che gli aveva affidato il padre. Poi i due amici presero il Tram che, li portò a Lambrate. Arrivati a destinazione, bussarono alla porta di casa di Mastro Giovanni che con fare festoso li accolse e li fece accomodare. Era quasi mezzogiorno e la moglie gentilissima li invitò a pranzare con loro.
Durante i pasti si parlò di tutto, anche della situazione di Pasquale, Mastro Giovanni capì subito le necessità del compaesano e infine disse: “visto che sei un elettricista, ti va di lavorare nel mio cantiere?”. Pasquale non rispose, ma con un cenno della testa acconsentì. Mastro Giovanni quindi gli diede appuntamento per lunedì mattina alle ore 8 nelle vicinanze di Corso Genova, dove era in costruzione un condominio.
Nel tardo pomeriggio ritornarono a casa e finalmente un sorriso si accennò sul volto di Pasquale che, pensando a ciò che poteva succedere domani, incominciò a parlare di progetti per il futuro.
Infine Saverio anticipò la domanda di Pasquale: “per dormire, non preoccuparti, perché qui abbiamo una brandina volante, che potrai usare fino a quando non troverai un alloggio soddisfacente”.




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