11° episodio - rizzuti.it

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DOMINUS VOBISCUM




Durante la settimana Don Mario incontrò alcuni ragazzi che gironzolavano attorno alla chiesetta, e li accompagnò in un locale dismesso situato sul retro.
 
Fece vedere loro questa grande stanza e disse:
 
"Questo locale è veramente un disastro, sarebbe un peccato lasciarlo andare in rovina, che ne direste di darmi una mano per dargli una bella ripulita?
 
Quando finiremo il posto sarebbe tutto vostro, per giocare e chiacchierare del più e del meno".
 
Senza titubanze un nutrito gruppo di ragazzi accettò la proposta con entusiasmo.
 
Fissarono un  appuntamento per il giorno seguente, e quando si presentarono alla porta della sacrestia, Don Mario ammutolito se ne trovò davanti il doppio del previsto.
 
Don Mario non sapeva come gestirli, per cui li divise in due gruppi, da coordinare in orari diversi.
 
Bisognava prima di tutto togliere la polvere, lavare le pareti e per terra, inoltre i più grandi destinarli a dipingere le pareti e il soffitto.
Nei giorni successivi si presentarono i due gruppi con un atteggiamento volonteroso, e ognuno ebbe il suo bel da fare.
Dopo quindici giorni il locale era diventato luminoso e allegro, tanto che il vecchio parroco entrando disse:
“Ma questo è un miracolo del Signore. Adesso però, bisogna pensare all’arredamento”.
Don Mario si rivolse allora a Don Gennarino il quale lo accompagnò da Sua Eccellenza Verbicaro, che appassionatosi alla vicenda si attivò subito, facendo in loro presenza una telefonata di richiesta al Sindaco Di Francesco che rispose:
 
“Ma certamente, anzi ho una proposta da farle, ho in custodia il vecchio locale del circolo fascista e lì ci sono bigliardini, tavoli, sedie e scaffali in abbondanza, potete scegliere tutto ciò che vi serve e poi penso io a farveli recapitare”.
 
Dopo pochi giorni furono consegnati a Don Mario due bigliardini, un grosso scaffale, un tavolo lunghissimo e dieci sedie.
 
Così la domenica successiva fu inaugurato il locale alla presenza del Sindaco e di Sua Eccellenza, ci fu una grande festa e i genitori dei ragazzi parteciparono con dolci fatti in casa e bevande varie.
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