DOMINUS VOBISCUM
In Cattedrale il Sindaco dimissionario sentì il dovere di accogliere il nuovo Vescovo e in nome di tutta la comunità pronunciò un brevissimo discorso:
“Eccellenza Reverendissima, in nome di tutta la città che ho l’onore di rappresentare, Le do il benvenuto in questa città molto piccola nelle dimensioni, ma dal passato secolare.
“Eccellenza Reverendissima, in nome di tutta la città che ho l’onore di rappresentare, Le do il benvenuto in questa città molto piccola nelle dimensioni, ma dal passato secolare.
Le do il benvenuto in questa città, che si è resa celebre in tutto il meridione, grazie alla sua storia e alla sua cultura … e il cui nome “ispira simpatia e gratitudine“.
Saranno necessari la collaborazione e l’impegno comune, proprio perché il fine primo e ultimo delle Istituzioni che rappresentiamo, cioè la Chiesa e lo Stato, è lo stesso: essere al servizio della società e dei suoi singoli componenti per aiutarla e migliorarla.”
Sua
Eccellenza ringraziando il Sindaco disse fra l’altro:
“La Chiesa deve
recuperare la sua carica profetica. Penso soprattutto ai giovani, così lontani
dalla fede e dal sacro. Sono disposto ad andare personalmente in mezzo a loro,
nei luoghi che frequentano abitualmente.
Se li
incontriamo, possiamo sicuramente dare qualcosa di più.
Rimane il
problema di come annunciare l’attualità del Vangelo, creando una comunicazione
su misura.
Solo così si può
sperare di rispondere alla ricerca tutta giovanile di un significato all’esistenza."
Durante il sermone il Vescovo aveva inoltre espresso rammarico per la scarsa attenzione normativa tributata alle famiglie in difficoltà:
“Bisogna agevolare i genitori, sia con assegni familiari credibili sia con agevolazioni per la casa.
Non c’è niente da fare: il loro ruolo nell’educazione dei figli è insostituibile”.
Infine dopo aver celebrato la prima Messa in Cattedrale, Monsignor Seminario congedò tutti con:
“DOMINUS VOBISCUM”
“Et cum spiritu tuo”
“BENEDICAT VOS OMNIPOTENS DEUS, PATER ET FILIUS ET SPIRITUS SANCTUS”
“Amen”
“ITE, MISSA EST”