17° episodio - rizzuti.it

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DOMINUS VOBISCUM



L'incontro avvenne alle 14 di venerdì nel Salone dei Ricevimenti del Vescovado e si presentarono in nove, tra preti e arcipreti.
Don Gennarino presentò Sua Eccellenza che, dopo i convenevoli di rito, salutò gli astanti e dopo un giro di parole illustrò la situazione politica della città.
“L'identità della Chiesa è seriamente minacciata perché l’avanzata delle idee socialiste individualizza sempre più i bisogni ed isola in maniera sempre maggiore il singolo dalla comunità. Le chiese si riempiono ancora a Pasqua, a Natale e in occasioni di funerali, ma nelle periferie e nelle aree marine, dove confluiscono una maggiore eterogeneità di soggetti, la frequenza in chiesa è in netto calo.
Stiamo perdendo la capacità di aggregazione del popolo attorno a un ideale spirituale.
Anche nella nostra comunità si sta registrando tale problema, a giugno si voterà e il clero ha il compito di intervenire, con decisione e senza titubanze, nel preferire le idee cattoliche e quindi la politica del partito che le fa proprie, cioè la Democrazia Cristiana.”

Dopo tale discorso, sul quale tutti assentirono, presero la parola alcuni parroci, per confermare e stabilire delle modalità d’intervento e infine venne fuori l’idea di divulgare, durante le omelie, il concetto “dettato” da Sua Eccellenza.
L’Arciprete della Cattedrale si spinse a tal punto di pensare di affiancare il candidato Democristiano durante i comizi.
Comunque il Vescovo lasciò tutti liberi di decidere le modalità e i tempi, invitando i partecipanti alla ricerca di strategie e di nuove idee.
Scendendo le scale del Vescovado, Don Mario si affiancò a Don Gennarino e fra uno scalino e l’altro gli fece capire che, nella sua comunità, regnava la pace e non voleva in nessun caso dividere la popolazione in due schieramenti.
 
“Io farò tutto il possibile per lasciare liberi di pensare e di scegliere i miei fedeli.”.
 
E già…. “i suoi fedeli”, infatti il vecchio parroco aveva lasciato questa terra e prima di morire si era raccomandato di tenere uniti la comunità attorno alla parrocchia, senza creare divisioni ideologiche.
 
Nella parrocchia il "nuovo che avanza" era di tutt'altro genere: case-alveari continuavano a sorgere lungo la costa come per miracolo, palazzoni grigi e anonimi venivano edificati in periferia e automobili si muovevano nelle stradine.
 
Erano tutte realtà sicuramente nuove, anche se i debiti aumentavano e le cambiali circolavano sempre di più.
 
La situazione non era per nulla incoraggiante.
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