24° episodio - rizzuti.it

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DOMINUS VOBISCUM



I genitori della ragazza abitavano in un casolare fatiscente situato poco fuori del paese. Nel cortile stavano giocando cinque bimbi dall'aria un po' selvaggia, che non sembravano andare molto d'accordo col sapone e con i banchi di scuola.
 
L'arrivo della Topolino creò una nube di polvere scatenando alcune galline spelacchiate, mentre i bambini schiamazzanti circondarono l'auto incuriositi e i genitori corsero fuori con la speranza che qualcuno portasse buone notizie sulla loro figliola.
La madre era una casalinga invecchiata precocemente, assidua fedele, che spesso parlava con Don Mario dei problemi della famiglia.
Aveva le mani rovinate dal lavoro di contadina e passava le giornate sgobbando per rimediare qualcosa da mettere in tavola.
Il padre invece era un burbero pescatore, con un fisico massiccio e dalla carnagione rossa come le triglie che inseguiva nelle sue uscite al largo. Il mare gli aveva creato una corazza di sale che lo faceva assomigliare più a un crostaceo che a un uomo.
Duro e scontroso verso tutti, a sentire la moglie era in realtà un uomo dolce  e disponibile, praticamente un "pezzo di pane".
I due urlarono ai figli di tacere e di non disturbare, quindi accolsero in casa Don Mario, che venne subito al dunque raccontando la situazione della figlia.
 
La madre singhiozzando disse che la sua piccola Lucia era una bambina di appena sedici anni e di sicuro era stata costretta dal Demonio, lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
 
Il padre era chiuso in un silenzio pieno di dolore e di rabbia: ah! se avesse avuto tra le mani quel piccolo delinquente.....
 
Don Mario capì subito che il padre rappresentava il problema maggiore, e che doveva impegnarsi soprattutto con lui, allora lo provocò accusandolo di aver trascurato la figlia, fino a quando lo fece scoppiare in un pianto dirotto.
 
Furono lacrime disperate ma liberatorie, che lo portarono ad ammorbidire i toni e a raggiungere una relativa tranquillità.
 
Dopotutto la sua piccola stava bene ed era in un luogo sicuro.
 
Il prete fece capire che ci voleva buona volontà, tanta comprensione e indulgenza, solo così le cose si sarebbero aggiustate: Lucia aveva bisogno dei genitori e loro avevano bisogno di lei.
 
Inoltre si poteva mettere a posto tutto senza che nessuno ne venisse a conoscenza.
 
Il saggio sacerdote e il rude pescatore si guardarono negli occhi in un silenzio ricco di tensione, che venne spezzato dai singhiozzi di un uomo indifeso e pieno di paure:
 
"La prego Don Mario, riporti a casa la mia bambina!"

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