DOMINUS VOBISCUM
Afferrata in un attimo la
situazione, Monsignor Gennarino si spogliò metaforicamente dei suoi abiti e si
rimise i panni di quel Don Gennarino che tirandosi su le maniche affrontava e
risolveva qualsiasi problema pratico.
Per prima
cosa ordinò alla donna più affidabile di portare la piccola in sagrestia.
Una volta
adagiata su un cuscino, e dopo aver acceso una malandata stufa elettrica, Don
Gennarino la avvolse subito con la sua ampia e calda sciarpa di lana.
Una suora
che lavorava all'asilo, arrivata alla Cattedrale per la Messa, ebbe l'incarico
di prendersi cura di lei.
Antonì,
superato lo shock iniziale, fu mandato dal Maresciallo dei Carabinieri per
informarlo della situazione.
Nel
frattempo i singhiozzi della bimba si erano trasformati in pianto, i due minuscoli
pugni fendevano l'aria, e la boccuccia si muoveva alla ricerca del seno della
mamma.
Quell'esserino,
dopo tanto freddo, stava reclamando il suo sacrosanto diritto a un pasto caldo
e nutriente!
Si pensò
allora alla balia Giuseppina, che in quel momento era l'unica persona che poteva essere veramente di aiuto. Un
chierichetto corse a perdifiato da lei.
La
pattuglia dei Carabinieri arrivò dopo una decina di minuti, con il Maresciallo
intenzionato a indagare sull'accaduto e verificare le eventuali prove del reato
di abbandono.
Entrato in
sagrestia trovò Giuseppina che con cura e amore stava allattando la neonata.
"Sei
proprio bella sai? Ma quanta fame che hai! Non preoccuparti, adesso ci penso io
a darti del buon latte!"
E ad uno
sguardo interrogativo di Don Gennarino rispose:
"Tenco
latte pi due e anco pi tre!"
Don Gennarino, toccato dalla dedizione manifestata dalla donna, consigliò al Maresciallo di lasciare a lei, temporaneamente, la bimba in affidamento.
Dopo un momento di perplessità il Maresciallo accettò di buon grado.
Don Gennarino conosceva molto bene la famiglia di Giuseppina, che viveva in condizioni precarie in una casupola poco distante, con molti componenti e poco da mangiare.
Dette quindi immediate disposizioni alla suora di preparare un bel fagotto di vivande per tutti, soprattutto per i bambini.
I Carabinieri, inteneriti, fecero accomodare Giuseppina e la bimba sulla camionetta e le accompagnarono a casa tra gli applausi dei paesani che nel frattempo si erano radunati davanti alla Cattedrale.
Don Gennarino, rimasto solo in sagrestia, si sedette su un vecchio scranno e concluse che.....era arrivato a casa!