DOMINUS VOBISCUM
A Roma stava per
aver luogo una importante riunione tra i Vescovi del Centro-Sud, nella quale
Monsignor Seminario avrebbe svolto un ruolo consistente, data la sua
autorevolezza e la stima di cui godeva.
Don Gennarino
aveva spesso in passato seguito Sua Eccellenza nei suoi viaggi a Roma, ed
avendo sempre dimostrato grandi capacità e senso pratico, fu scelto anche
questa volta come accompagnatore e organizzatore.
Il giorno della
partenza Don Gennarino fu impegnatissimo: terminata la Messa delle sette, corse
ad occuparsi degli ultimi, frenetici preparativi.
Il programma prevedeva di raggiungere il
capoluogo grazie alla cortesia di un parrocchiano che li avrebbe portati in
stazione con la sua fiammante Lancia Appia, e quindi imbarcarsi su un treno
rapido alla volta di Roma Termini.
Alle quindici in punto il Vescovo
Seminario e Don Gennarino partirono dal Vescovado, e dopo un paio d'ore
giunsero alla stazione del capoluogo, dove si ricongiunsero con gli altri
prelati della regione.
Per loro era destinato un intero vagone,
quindi ebbero il privilegio di viaggiare tutta la notte senza essere
disturbati.
A Roma Don Gennarino provvide alla
sistemazione del gruppo nell'alloggio prescelto, e subito dopo si recò presso
il comitato organizzatore per collaborare al coordinamento della logistica e
della programmazione.
Fu un impegno che svolse agevolmente
dato che era molto conosciuto sia per le sue competenze che per la sua facilità
nel risolvere i problemi, infatti molti Segretari e Monsignori si rivolgevano
sempre a lui perché sapevano che avrebbe sempre trovato delle soluzioni.
Al termine della prima
giornata di lavori, i Vescovi della regione tornarono quindi a sera inoltrata
presso il loro alloggio, dove purtroppo furono raggiunti da una brutta notizia:
un laconico telegramma li informava che era deceduto l’Arciprete della Cattedrale.
Monsignor Seminario decise quindi subito di ritornare in sede il più presto possibile, così Don Gennarino si attivò immediatamente per prenotare il primo treno disponibile, che sarebbe partito l'indomani mattina.
Il viaggio di ritorno non fu particolarmente veloce, ma permise loro di arrivare in Vescovado in tempo utile per indire una riunione con gli altri sacerdoti, al fine di stabilire le modalità del funerale.
Il giorno successivo si celebrarono le esequie solenni, alla presenza di molte autorità civili e militari.
La popolazione partecipò in massa.