A NATALE FRIJRI I GUAJUNI
Come fare? Il padre della ragazza era un tipo burbero e non facile al dialogo quindi, bisognava avere molto coraggio per affrontarlo e manifestare le sue intenzioni.
Una sera Pasquale chiamò un paio di amici, si munirono di una chitarra e un mandolino, e organizzarono una serenata a Teresina.
I suonatori si misero d’accordo sul da farsi e si recarono sotto il balcone, iniziarono la serenata e alla seconda canzone, con molta sorpresa, si affacciò la madre della ragazza:
“Cosa volete?” disse la signora.
A questo punto Pasquale uscì allo scoperto e dichiarò di avere l’intenzione di chiedere la mano di Teresina.
La signora, che conosceva sia il ragazzo che la sua famiglia, rispose:
“Se fai seriamente ed hai buone intenzioni, domenica sera vieni a casa nostra accompagnato dai tuoi genitori”.
Fu tale la gioia che Pasquale quella notte si assopì tardissimo, poiché doveva decidere cosa dire al padre della ragazza.
La domenica di buon mattino si recò dal barbiere e ritornando a casa si mise il vestito della festa e quindi si accordò con i genitori su cosa dire e come fare.
Al tramonto Pasquale, seguito dai genitori e da un codazzo di parenti, si diresse verso l’abitazione della fanciulla.
“Permesso……”
“Avanti entrate…….”
Dopo le prime formalità, si sedettero attorno a un camino e conversarono molto, per approfondire le rispettive conoscenze.
Al termine della serata tutti brindarono alla salute dei due giovani.
Pasquale e Teresina non si parlarono, ma i loro occhi si esprimevano per loro due.
Erano infatti luminosi come le stelle che splendevano nel cielo di quella sera.