A NATALE FRIJRI I GUAJUNI
I giorni seguenti furono intensi di lavoro e di studio.
Inoltre doveva trovare una tipografia per stampare una tesi così complessa.
Chiese consiglio a Pasquale che gli raccomandò un tipografo di sua conoscenza che gli avrebbe fatto il lavoro di battitura e rilegatura senza spendere un capitale.
Saverio lo contattò, trattarono il prezzo, e verso la fine di ottobre il tipografo gli consegnò il tutto.
Nel frattempo i suoi genitori arrivarono a Milano e presero alloggio in un comodo albergo.
Giunto il giorno fatidico, al mattino presto Saverio andò a prelevare i genitori e si recarono assieme presso l’Università.
Qui incontrarono Pasquale e Mastro Giovanni con la moglie e tutti insieme si recarono presso l’Aula Magna; Cesira arrivò appena in tempo per la cerimonia.
L’aula era gremita di professori, assistenti e laureandi.
Saverio, seduto in prima fila, guardandosi attorno avvertì la presenza di Cesira e la salutò con un sorriso complice.
La cerimonia iniziò con l'arrivo di tutti i professori e Saverio, dopo un momento di smarrimento, ripensò al piccolo carretto a quattro ruote costruito tanti anni prima, al brivido e al coraggio manifestato la prima volta che lo usò per sfidare se stesso nella folle discesa, e si tranquillizzò.
Non curandosi più della presenza di tutte quelle persone, cominciò ad illustrare la sua tesi con grande sicurezza dato che padroneggiava egregiamente gli argomenti.
Il suo Relatore di tanto in tanto lo interrompeva per chiarimenti e per far risaltare agli occhi dei suoi colleghi la sua bravura e la conoscenza delle esperienze realizzate.
Al termine dell'esposizione la Commissione si allontanò per discutere la valutazione.
Tutti i presenti iniziarono a parlare tra loro, convalidando la preparazione di Saverio e la qualità del suo lavoro.
Dopo circa 10 minuti la Commissione giudicante rientrò in aula, i presenti si alzarono in piedi, e nel silenzio più assoluto il Presidente pronunciò la frase di rito:
"La Commissione, considerato il curriculum degli studi da lei compiuto e valutata la tesi di laurea, attribuisce alla prova finale la votazione di 110 e lode.
Per l'autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo Dottore Magistrale in Chimica".
Un fragoroso applauso scosse l'aula, e i famigliari, gli amici e Cesira si avvicinarono a Saverio, abbracciandolo e congratulandosi.
In questa occasione Cesira conobbe finalmente i genitori di Saverio.
Di seguito Saverio prelevò la pergamena, diede la mano a tutti e abbracciò il Relatore che lo informò che il lunedì successivo lo voleva incontrare per comunicargli una notizia importante.
Infine andarono tutti a festeggiare al bar Fior Fiore, e i genitori di Saverio familiarizzarono con Cesira.
Tra un brindisi e l’altro, Mastro Peppe ad un tratto disse:
“Allura e pulita daveru sta guagliuna!!”.
Da questo si capì che Cesira era diventata ufficialmente la fidanzata di Saverio.
La madre per niente rassicurata da questa espressione, con fare risentito disse al marito:
“Ma chista cosa porta di dote?”
e il marito mettendola a tacere rispose:
“A dote nun si porta chiù, idda porta na laurea”.