Il gatto nero 1 - rizzuti.it

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ATMOSFERE VISSUTE ?



IL GATTO NERO

 
 
Era proprio una fantastica giornata.
 
Il sole splendeva, l'acqua era fresca e mi sentivo pieno di energia.
 
Dopo aver fatto una bella nuotata fui preso dall' irrefrenabile bisogno di saltare fuori dall'acqua, ma la mia inesperienza mi fece fare un errore da principiante....dopo un grande balzo in aria mi ritrovai sulla riva.
 
Mi feci anche male, quella ghiaia era dura e spigolosa.
 
Non mi demoralizzai, e con un guizzo tentai di tornare nell'acqua.
 
Purtroppo non mi spostai di un centimetro, allora mi impegnai ancora di più e saltai, saltai e saltai, senza però ottenere nulla.
 
Mia Mamma me lo diceva sempre, tu sei soltanto una Piccolo Pesce, prima di fare stupidaggini guarda cosa fanno i grandi!
 
Il dolore per i colpi contro il terreno aumentò, e mi accorsi che la respirazione peggiorava, muovevo freneticamente le branchie ma la fatica stava per avere la meglio, quando.....con un ultimo, disperato colpo di coda, riuscii a rituffarmi in acqua.
Ripresi a respirare normalmente e mi tranquillizzai, quando vidi nell'acqua un paio di stivaloni.....un pescatore!
 
Me lo raccomandavano tutti, stai lontano dai pescatori, non immagini nemmeno cosa fanno a noi poveri pesci.
 
Tentai di allontanarmi, ma gli stivali furono più veloci di me e in un attimo rimasi impigliato in una retina e fui sollevato dall'acqua.
 
Vidi avvicinarsi la faccia ghignante di Pescatore, mamma mia che brutta!, e pochi secondi dopo venni gettato in un secchio pieno d'acqua, con le pareti che non mi permettevano di vedere oltre.
 
Stavo per prendere la spinta per saltare oltre il bordo, quando mi accorsi che sopra di me c'era una specie di ragnatela che mi impediva di uscire.....ero imprigionato!
 
Se da una parte mi angustiava la mancanza di libertà, dall'altra realizzai che il Pescatore mi aveva lasciato in vita, quindi dopotutto non aveva intenzioni bellicose nei miei confronti.
Avevo sentito delle storie dagli anziani che alcuni umani catturavano i pesci più belli e li tenevano in casa, mettendoli in contenitori spaziosi, nei quali potevano nuotare a piacimento tra piantine e piccole rocce.
 
Io non mi reputavo particolarmente bello, ma forse il mio corpo snello e brillante potevano piacere.
 
Pare che gli umani si divertano a guardare i pesci nuotare. Che passatempo strano.
 
Il mio piccolo amico  mi garantiva che i pesci erano anche nutriti con del cibo buono.
 
Mah, chissà come faceva a saperlo!
 
Tutto sommato non ero pessimista, ero più curioso che allarmato.
 
Ad un tratto il Pescatore sollevò il secchio e lo posò su un ripiano, e poco dopo mi sentii sballottato lungo un sentiero pietroso.
 
Non vedevo nulla intorno a me, immaginai che fossi su un trabiccolo, forse una carriola.
 
Il viaggio durò alcuni minuti, poi Pescatore prese il secchio e lo portò dentro una grande e strana tana, probabilmente un rifugio per umani.
 
Non feci a tempo a capire dove mi trovassi, quando precipitai con una cascata in una vaschetta rotonda abbastanza grande, dalle pareti trasparenti.....che fosse quello il contenitore dove vivevano i pesci catturati?
 
A me sembrava una prigione.

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